La protezione delle greggi con i cani funziona "abbastanza bene" nonostante il chiaro aumento degli attacchi di lupi registrato nel 2021. Lo sostiene uno studio svolto da Agridea che ha analizzato i vari casi di predazione. Dimostra, stando a una nota dell'Associazione svizzera per lo sviluppo dell'agricoltura e dello spazio rurale, come spesso non siano state rispettate le linee guida per la protezione degli animali da reddito.
La difesa del mio gregge: l'uso dei cani addestrati; intervista ad Alberto Stern
RSI/Fabio Salmina 12.10.2019, 07:30
L'anno scorso il numero dei pascoli alpini in cui sono stati utilizzati i cani per la protezione delle greggi è triplicato, raggiungendo quota 22. In 14 di questi (9 nei Grigioni, 2 in Ticino e Vallese e 1 a San Gallo) sono stati uccisi tre o più capi di bestiame, in genere pecore. Solo in un terzo dei pascoli alpini esaminati sono state soddisfatte le condizioni per un uso efficiente dei cani. In due alpeggi su tre i cani da protezione erano presenti sul posto, ma non c'erano le premesse per far svolgere loro un lavoro efficace.
Sebbene nel 2021 il numero di lupi sia aumentato di oltre il 50% a 140-150 esemplari, il numero di animali da reddito uccisi dal predatore è rimasta pressoché stabile. Sono stati 867, in gran parte pecore e capre, oltre a 21 bovini (4 vitelli).
Gestione delle greggi da migliorare
Sembra che su questi alpeggi "la gestione delle greggi sia la grande sfida", concludono gli esperti in materia di Agridea. La maggior parte delle predazioni si sono verificate quando il gregge era troppo sparso e non a causa dell'incompetenza dei cani. Inoltre spesso i requisiti federali per l'espansione delle greggi non sono stati rispettati. Due le ragioni principali di cattiva gestione: o il lavoro dei pastori non era abbastanza professionale oppure il terreno rendeva difficile o addirittura impossibile la gestione delle greggi in modo compatto. Ma ad aver un effetto negativo è stato anche il maltempo, magari con la nebbia.
L'impegno paga
Nei casi in cui i responsabili degli alpeggi si sono sforzati per migliorare la protezione dei loro animali, quasi sempre le operazioni sono state coronate da successo, sostiene Agridea. In quattro casi la sostituzione dei pastori demotivati, l'acquisizione di un maggior numero di cani o una gestione più coerente del gregge hanno portato a una rapida e marcata riduzione degli attacchi dei lupi.
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In media, ogni lupo ha ucciso circa sei animali. Come già riportato dal Gruppo Lupo Svizzero (GLS), si tratta di un numero di uccisioni cinque volte inferiore rispetto alla fase iniziale del suo ritorno in Svizzera. Vent'anni fa bastarono sei lupi per uccidere più di 200 animali da reddito. Un miglioramento che sarebbe dovuto al potenziamento della protezione delle greggi.
Diem/ATS
Chi è, cosa fa e dove è attiva Agridea
L'Associazione svizzera per lo sviluppo dell'agricoltura e dello spazio rurale (Agridea) è la centrale per la consulenza agricola degli uffici cantonali di consulenza attivi negli ambiti dell'agricoltura e nell'economia domestica. Rappresenta l'anello di congiunzione nazionale tra ricerca e aziende, Fondata nel 1958, è attiva a livello nazionale nelle tre sedi di Lindau, Losanna e Cadenazzo. I suoi 120 dipendenti, provenienti da diversi settori professionali, collaborano per lo sviluppo dell'agricoltura e dello spazio rurale.
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