Svizzera

Sarkozy difende il "dinosauro nucleare"

In visita a Fessenheim promette, "la centrale non chiude"

  • 09.02.2012, 18:38
  • 06.06.2023, 11:36
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I dipendenti hanno apprezzato le garanzie presidenziali

  • KEYSTONE

È stata messa in servizio ad inizio 1978, è la più vecchia di Francia, dista solo 35 chilometri da Basilea e per questo suscita crescenti timori anche in Svizzera, ma la centrale nucleare di Fessenheim non sembra sul punto di cessare l'attività.

"Se non fosse sicura la fermerei"

Una sua chiusura era stata invocata a più riprese dopo l'incidente dello scorso anno a Fukushima, ma Parigi da questo orecchio non ci sente. L'ha ribadito oggi il presidente Nicolas Sarkozy, in visita all'impianto. "Se non fosse sicuro, non ci penserei due volte ad ordinare lo stop" dei due reattori, ha detto, un'affermazione accolta con un boato di soddisfazione dai dipendenti, mentre una sessantina di oppositori dell'atomo veniva tenuta a distanza da un ampio cordone di polizia.

Hollande la chiuderebbe

Nella campagna in vista delle elezioni presidenziali, in cui Sarkozy non si è ancora ufficialmente lanciato, Fessenheim è assurta a pomo della discordia fra fautori e oppositori dell'energia nucleare. Il candidato socialista François Hollande ha promesso che se dovesse approdare all'Eliseo chiuderebbe la centrale e dimezzerebbe la dipendenza della Francia dall'atomo. Oggi il paese produce attraverso questa fonte tre quarti della sua energia.

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