Sempre più ricoverati in Svizzera

In Svizzera, nelle ultime 72 ore, si sono registrati 23'511 nuovi casi di coronavirus, secondo le cifre pubblicate dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Il dato è in linea con quello di una settimana fa quando le positività emerse in 72 ore erano state 23'888.

Durante il fine settimana sono stati annunciati anche 46 nuovi decessi e ulteriori 273 ricoveri in ospedale dove attualmente vi sono 1'708 degenti, 291 dei quali curati nelle unità di terapia intensiva.

I pazienti Covid occupano il 34,7% delle capacità delle unità di cure intensive che hanno una capacità residua del 17,8%. Era dallo scorso gennaio che non si vedeva un numero tanto elevato di ricoverati.

Nel corso delle ultime 72 ore sono stati trasmessi i risultati di 159'315 test, indica l’UFSP. Il tasso di positività è del 14,76%. Nell'arco di due settimane, il numero totale di infezioni è 125'488. I casi per 100'000 abitanti negli ultimi 14 giorni sono 1440,84. Il tasso di riproduzione, che ha un ritardo di una decina di giorni sugli altri dati, si attesta a 1,11.

Il 66,43% della popolazione in Svizzera è totalmente vaccinata. Il 47,28% delle persone sopra i 65 anni ha già ricevuto una terza dose. Dall'inizio della pandemia, 1'135'345 casi di Covid-19 sono stati confermati in laboratorio su un totale di 13'641'693 test effettuati in Svizzera e nel Liechtenstein. In totale si contano 11'450 decessi. Il numero delle persone ospedalizzate dall'inizio della pandemia ha superato le 37'000 unità.

In Svizzera si contano attualmente 59'457 persone in isolamento e 40'018 entrate in contatto con loro e messe in quarantena.

Il numero delle vaccinazioni somministrate in Svizzera è salito fortemente negli ultimi giorni. Attualmente ogni giorno in media vengono inoculate oltre 62'000 dosi, richiami compresi.

Particolarmente forte la progressione in atto dalla fine di novembre in Ticino dove la media quotidiana ha superato le 3'500 iniezioni, un dato che si avvicina al massimo dall’inizio della campagna raggiunto nei primi giorni dello scorso giugno quando si sfiorarono le 4'000 dosi giornaliere.

Nei Grigioni la progressione si è invece arrestata attorno al 7 dicembre, quando si erano leggermente superate le 1'500 dosi. Dall’Immacolata il dato è costantemente inferiore.