Gli adeguamenti delle misure per lottare contro il coronavirus decisi oggi, mercoledì, dal Consiglio federale hanno suscitato ampio consenso tra i partiti di Governo: in particolare l'estensione dei test, le modifiche delle disposizioni sulla quarantena e il raddoppio degli aiuti per i casi di rigore.
In particolare, sottolinea l'UDC, i viaggiatori in provenienza da una regione a rischio dovranno presentare un test PCR negativo e saranno fatti più test nelle case di cura e negli ospedali, segnatamente per il personale insegnante. L'UDC deplora tuttavia che il Consiglio federale, anziché mettere la parola fine al lockdown e lasciar lavorare di nuovo le persone, preferisca destinare circa 8,5 miliardi di franchi complessivi per i casi di rigore e il finanziamento dell'assicurazione contro la disoccupazione.
Il partito socialista ha dal canto suo accolto favorevolmente il provvedimento volto a portare da 2,5 a 5 miliardi il sostegno per i casi di rigore. Tale misura va incontro alle richieste del PS, che vuole un cambio dall'approccio caso per caso attuale. Ora, secondo il PS, è importante che gli aiuti arrivino il più rapidamente possibile alle imprese e che i cantoni accelerino i versamenti dei fondi, affinché si possano garantire il maggior numero possibile di posti di lavoro.
Soddisfatto anche il PLR, che qualifica le decisioni prese come un passo nella giusta direzione. Per i liberali-radicali, è importante fare test a tappeto, in particolare nei luoghi più a rischio, quali le case di cura e per anziani,
Il Centro si rallegra in particolare per l'introduzione di test su larga scala. Inoltre, l'alleanza tra PPD e PBD si dichiara soddisfatta per il fatto che il Governo abbia aumentato i fondi destinati al lavoro ridotto e ai casi di rigore.