Svizzera

Soldati contro gli hacker

Il Parlamento vuole dotare l’esercito di un’organizzazione contro gli attacchi informatici

  • 13 dicembre 2017, 19:13
  • 23 novembre, 03:16
La mozione torna agli Stati

La mozione torna agli Stati

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L'esercito svizzero deve dotarsi di un'organizzazione di difesa cibernetica. I mezzi attuali non sono infatti sufficienti per fronteggiare in modo adeguato gli attacchi informatici. Ne è convinto il Consiglio Nazionale che ha tacitamente approvato una mozione modificata del consigliere agli Stati Josef Dittli (PLR/UR).

L'urano suggeriva che le forze armate dovessero dotarsi di un vero e proprio commando militare formato da 100-150 specialisti informatici e cyberprofessionisti. Questi potranno avvalersi di “cybertruppe” di milizia composte di 400-660 effettivi.

La Commissione della politica di sicurezza della Camera del popolo ha tuttavia apportato alcune modifiche al testo, tra cui la sostituzione del termine “commando” con "organizzazione", affinché l'esercito disponga di un margine di manovra e non sia già definito il tipo di unità organizzativa.

Le reclute che dimostrano di avere talento in questo settore dovranno inoltre ricevere una formazione specifica.

L’atto parlamentare ritorna alla Camera dei cantoni nella sua versione modificata.

ATS/ludoC

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