Un monitoraggio sistematico e illegale di persone di sinistra politicamente attive. È l'accusa che i Verdi e la Gioventù socialista (GISO) rivolgono al Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC).
La denuncia fa seguito ad un articolo giornalistico pubblicato dalla testata WochenZeitung oggi, giovedì, che riporta come la consigliera agli Stati socialista Anita Fehr sia stata iscritta in un database sulla protezione dello Stato, per aver preso parte ad un dibattito elettorale svoltosi nel settembre del 2015 in un centro culturale curdo. L'intelligence avrebbe raccolto informazioni anche su altre persone e organizzazioni schierate a sinistra a Basilea.
Ecologisti e GISO reclamano ora misure di controllo. I Giovani socialisti parlano di uno scandalo analogo a quello delle schedature esploso nel 1989.
Per parte sua il SIC, attraverso la sua portavoce, ha respinto le accuse, sostenendo di rispettare strettamente la legge e di non sorvegliare organizzazioni critiche verso il sistema o altre formazioni politiche.
ATS/ARi