Spinta per le energie pulite

La Svizzera dovrà produrre entro il 2035 14'500 GWh di corrente proveniente da fonti rinnovabili, quella idroelettrica esclusa. L'ambizioso obiettivo del Consiglio federale è stato confermato dal Nazionale nel corso del dibattito sulla strategia energetica 2050, che mira all'abbandono del nucleare.

C'è stato anche il giallo: dopo un primo voto di misura, 95 a 94, l'UDC ha chiesto la ripetizione perché non era stato contato un suo rappresentante, Erich von Siebenthal. Si batteva per un traguardo più modesto, 11'400 GWh, ma le è andata male: al secondo tentativo i "sì" sono stati 98 e i "no" 95.

A sorpresa, la Camera bassa ha pure accettato la proposta di
Silva Semadeni (PS/GR), volta a escludere i finanziamenti alle centrali idroelettriche più piccole (meno di un MW), che causano significativi problemi ambientali ma contribuiscono poco alla produzione. Ha così creato una divergenza con gli Stati.

Verranno invece sovvenzionati gli impianti più grandi, in difficoltà per la crisi dei prezzi sul mercato europeo dell'energia. Potranno ricevere un premio massimo di un centesimo per ogni KWh venduto a un prezzo inferiore al costo di produzione

Infine, ha autorizzato la realizzazione di centrali di pompaggio/turbinaggio di una certa importanza anche in aree naturali protette, esclusi i biotopi nazionalie e le riserve di selvaggina e per gli uccelli migratori.

pon/ATS

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02.03.2016: Energia 2050, la diretta da Berna