Svizzera

"Sprecare il cibo è peccato"

Lo dicevano i nostri nonni, consapevoli dell'importanza degli alimenti; al via oggi i "frigoriferi collettivi"

  • 24 aprile 2015, 10:53
  • 16 giugno 2023, 09:16

Il cibo è una risorsa che non deve essere sprecata. Lo sapevano bene i nostri nonni, che prestavano particolare attenzione affinché nulla, o il meno possibile, finisse nelle pattumiere. Con il passare degli anni, però, questa saggia abitudine sembra essere andata persa e oggi, anche alla luce dei periodi di “magra”, sembra esser stata riscoperta, un po’ ovunque.

Se nella Svizzera tedesca si punta sopratutto a rimettere in commercio quelle derrate alimentari ancora commestibili, in Romandia si rivolge lo sguardo ai bisognosi e si parla di “frigoriferi collettivi”, a disposizione di ogni cittadino, mentre in Ticino è una realtà il Tavolino magico.

Parola d’ordine: “non sprecare”

Vendere a prezzo ridotto ciò che nei negozi non trova più un cliente è una delle possibilità per ridurre gli sprechi. E così in speciali punti vendita di Berna e Zurigo, chiamati “Äss-Bar”, è possibile acquistare a prezzo scontato prodotti di panetteria e pasticceria del giorno prima. Non solo, un altro esempio "antisperpero" è il progetto zurighese “Zum guten Heinrich”: menu di qualità preparati con verdure oramai non più freschissime.

Un'idea innovativa è stata lanciata anche da alcuni studenti che a Berna hanno lanciato “
Bern isst Bern” letteralmente “Berna mangia Berna”. Nel quartiere Lorraine sono stati posizionati tre “frigoriferi collettivi”, nei quali chiunque può depositare prodotti che non usa, oppure prendere ciò di cui ha bisogno. Progetto simile ideato pure a Lucerna dove le persone possono servirsi da un frigo collettivo di frutta e di verdura, rimasta invenduta nei negozi.


Fabio Picchi e l’estetica del cibo

Il tema dell’alimentazione e della nutrizione è stato protagonista anche della puntata di oggi, venerdì, di Albachiara, su Rete Uno. Tra gli ospiti della trasmissione pure Fabio Picchi, fiorentino, fondatore del “Cibreo” e del “Teatro del sale”. Chef rinomato, e un po' anomalo, si è raccontato e ha parlato di nutrizione, di estetica del cibo, di donne e di territorio.

bin

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