Senza accordo istituzionale l'Unione europea non vuole concedere ulteriori accessi privilegiati al mercato interno europeo alla Svizzera, di conseguenza un accordo che non sembra realizzabile è quello sull'energia, che la Confederazione ritiene importante per la stabilità della rete elettrica. Nel settore c'è una certa preoccupazione, anche se i contatti tecnici per evitare problemi al momento sono garantiti. E il Consiglio federale, nel rapporto che accompagna lo stop alle trattative, valuta le opportunità commerciali perse in un miliardo di franchi all'anno (questa la stima del settore elettrico in assenza di accordi con Bruxelles).
Michael Frank, direttore dell'associazione delle aziende elettriche svizzere, alle mancate opportunità aggiunge costi e rischi: "Senza accordo o senza una collaborazione con regole chiare la stabilità della rete elettrica è in pericolo, per assicurarla ci vorranno misure supplementari che costeranno".
Della stabilità della rete è responsabile Swissgrid che gestisce il traffico di elettricità attraverso i 41 punti di contatto con i Paesi limitrofi: per evitare black-out e sovraccarichi è in costante contatto con i partner europei. Stamattina (giovedì) l'ufficio stampa di Swissgrid scrive: "Con un accordo sull'elettricità Swissgrid sarebbe inclusa nei calcoli dei suoi partner europei e avrebbe informazioni in anticipo riguardo ai flussi di elettricità attraverso la Svizzera, senza accordo invece si riduce la capacità di importare energia elettrica".