Ammonta a 302 milioni di franchi il secondo credito aggiunto al preventivo 2024 approvato venerdì dal Consiglio federale. La somma richiesta al Parlamento, che dovrà dare il suo via libera, include sette voci diverse, ma di gran lunga la più consistente è costituita dai 185 milioni per gli ucraini in cerca di protezione. Altri 86 serviranno per finanziarie il programma di ricerca europea “Orizzonte”.
Come spiega una nota governativa, la Segreteria di Stato della migrazione prevede che, per quest’anno, i beneficiari di statuto S che avranno bisogno di aiuti sociali saranno in media 63’500, a fronte delle 50’000 persone iscritte a preventivo. In agosto gli ucraini in Svizzera erano 66’489, il dato più alto dall’inizio del conflitto. Quest’anno non si è mai scesi sono quota 64’753 (in marzo).
Cento milioni saranno compensati nel bilancio ordinario, perché nel contempo le somme forfettarie per l’integrazione saranno inferiori al previsto. Sono legati all’Ucraina anche 8 milioni di costi per la sicurezza della conferenza del Bürgenstock.
Le altre richieste riguardano, tra l’altro, i posti di custodia per i bimbi (14,2 milioni) e il rimborso di una multa che la Commissione della concorrenza aveva inflitto a Swisscom (7,8 milioni).
Statuto S, più tempo per chi lavora
Le persone titolari di un permesso S, concesso in Svizzera agli ucraini in fuga dal conflitto nel loro Paese, se attive sul mercato del lavoro beneficeranno di un anno di tempo per lasciare la Confederazione, una volta che lo statuto verrà abolito .Questo garantirà una maggiore sicurezza sia ai dipendenti che ai datori di lavoro, ha stabilito venerdì il Consiglio federale. Chi lavora, inoltre, dovrà essere iscritto ai servizi pubblici dell’impiego e potranno essere tenuti a partecipare a misure di integrazione. Avranno in compenso il diritto di cambiare cantone. In vigore dal 2022, lo statuto S è in scadenza il 4 marzo 2026.
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Notiziario 20.09.2024, 11:00
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