Le persone con un passato migratorio sono spesso svantaggiate sul mercato del lavoro elvetico e svolgono mansioni a bassa retribuzione per le quali di frequente sono troppo qualificate. A percepire salari bassi (meno di 4'380 franchi mensili, secondo l’Ufficio federale di statistica UFS) è il 20,8% degli occupati con radici straniere contro il 13,2% dei lavoratori di origini confederate.
A livello regionale è il Ticino dove si registra la percentuale più alta di persone con passato migratorio e stipendio basso (31,6%). Le percentuali minori sono invece nel nordovest del paese e nel canton Zurigo.
Sono soprattutto le persone nate all'estero con diploma universitario o formazione superiore ad essere attive ad un livello inferiore rispetto agli studi svolti. Tra gli appartenenti alla seconda o terza generazione d'arrivo e i cittadini indigeni non vi è invece praticamente più differenza.
ats/ZZ