Un "no" chiaro, un possibile "sì" e due oggetti sui quali sarà lotta sul filo di lana: è questo l'esito del primo sondaggio commissionato dalla SRG SSR in vista delle votazioni federali del 14 giugno.
Appare già segnato il destino della proposta di tassare le eredità milionarie a profitto dell'AVS, oggetto sul quale le opinioni su un fronte o sull'altro risultano ormai consolidate: il 51% a sette settimane dal voto aveva già deciso di opporsi, il 38% invece di sostenerla.
Diagnosi preimpianto e borse di studio
Le 1'200 persone interrogate attorno al 28 aprile dall'istituto gfs di Berna si sono dette in maggioranza pronte ad accettare l'iniziativa dell'Unione degli studenti svizzeri per un'armonizzazione delle borse di studio a livello federale: il 49% era favorevole o piuttosto favorevole, il 37% più o meno decisamente contrario, a fronte di un 14% di indecisi. Il margine non viene ritenuto però sufficiente dagli esperti, che anzi si aspettano una crescita degli oppositori tale da portare a una bocciatura alle urne.
Così avrebbe votato la Svizzera italiana
Così avrebbe votato la Svizzera italiana
È invece troppo presto per fare previsioni sulla modifica della legge sulla radiotelevisione, che introdurrebbe il canone (quasi) per tutti, imprese comprese (ma il 70% di esse sarebbe di fatto esonerato), riducendone l'importo. Contro la proposta, l'Unione svizzera arti e mestieri aveva lanciato il referendum. Un solo punto (46 contro 45%) separava i due campi dieci giorni fa. Discorso analogo, infine, per l'articolo costituzionale sulla diagnostica preimpianto nella medicina della procreazione, dove i cittadini "con valori moderni" e quelli "con valori tradizionali" sono pure quasi equamente divisi: 40% di favorevoli e 44% di "no".
pon
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