Quattro soccorritori specializzati di Speleo-Secours Svizzera, partiti domenica sera, hanno raggiunto lunedì gli otto uomini rimasti bloccati in una grotta a Muotathal denominata "Hölloch" (Buco dell'inferno), nel canton Svitto (vedi articolo correlato). Il tracciato che hanno percorso per arrivare al bivacco è accessibile solo a speleologi esperti e non è adatto ai turisti, ecco perché non è ancora possibile stabilire quando il gruppo di escursionisti sarà in grado di uscire.
Le vittime, svizzerotedeschi ben attrezzati tra i 25 e i 55 anni, al momento sono al sicuro e non sono feriti. L'area in cui sono accampati — dove la temperatura è di 6 gradi — non è minacciata dall'acqua alta, che li tiene ancora "ostaggio" a tre chilometri dall'uscita.
"Stanno tutti bene", ha dichiarato il portavoce della polizia cantonale, Florian Grossmann. Ora, oltre al supporto psicologico, hanno accesso anche a cibo e all'acqua potabile. Il luogo dove sono rimasti intrappolati è una delle più grandi reti di grotte sotterranee del mondo con oltre 200 chilometri di gallerie.
ATS/px