Sono emersi nuovi dettagli nel caso dell’ex impiegato della polizia cantonale svittese, finito nel mirino della procura federale perché sospettato di aver venduto illegalmente armi e munizioni su internet.
Stando al rapporto del controllo delle finanze del canton Svitto presentato mercoledì, tra il 2008 e il 2017 l’uomo avrebbe effettuato una sessantina di ordinazioni (per la maggior parte di proiettili), eludendo i controlli interni e all’insaputa dei superiori, che si sono rivelate “prive di un piego interno” e risultano sparite nel nulla. L’ammontare del crimine è di 180'000 franchi.
Arrestato in febbraio e rilasciato dalla detenzione preventiva quattro mesi dopo, l'ex capo della logistica è ora oggetto di un'inchiesta penale da parte del Ministero pubblico della Confederazione che verte sulle accuse di infrazione alla legge sul materiale bellico e a quella sulle armi e violazione del segreto d'ufficio.
ATS/MarGù