La Svizzera ha ribadito il suo sostegno all'Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa (OSCE) al Consiglio di sicurezza dell'ONU, nonostante un "fallimento" sull'Ucraina. Ignazio Cassis ha affermato che l'istituzione, la cui missione lo stesso giorno ha parlato di crimini contro l'umanità da parte della Russia, è indispensabile.
"Sì, la guerra in Ucraina è un grave contraccolpo" per l'OSCE, ha riconosciuto giovedì il consigliere federale, che presiedeva la riunione annuale sulla collaborazione tra l'organizzazione e il Consiglio a New York.
Come altri, Berna non è stata tenera con l'OSCE all'inizio del conflitto ucraino. Ma Ignazio Cassis ha affermato che è la più grande organizzazione di sicurezza regionale del mondo, che riunisce tutti gli attori del conflitto, compresa Mosca. Questo formato la rende indispensabile, ha detto. Ha aggiunto che spetta a "tutti noi" "preservare la capacità di azione dell'OSCE".
Come ha fatto spesso per oltre un anno, il ticinese ha invitato Mosca a "porre fine a questa aggressione" e a ritirare le sue truppe. "Questa guerra ha già causato troppe sofferenze", ha detto.
Cassis al Consiglio di sicurezza ONU
Telegiornale 03.05.2023, 20:00