La Svizzera e l'Unione Europea si sono riavvicinate un po' di più: la segretaria di Stato Livia Leu ha avuto il terzo colloquio esplorativo a Bruxelles con Juraj Nociar, capo di gabinetto del vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic.
Nel corso dell'incontro si è discusso in particolare della libera circolazione delle persone e Leu ha affermato che entrambe le parti si sono dimostrate pronte a mostrare flessibilità. Un altro tema importante sul tavolo era la partecipazione al programma di ricerca Horizon Europe, sul quale la segretaria di Stato non si è sbilanciata, sottolineando che non si aspettava una soluzione immediata.
Una nuova serie di discussioni tra le due parti è prevista dopo la pausa estiva, mentre nel frattempo sono previsti degli incontri tra esperti.
Al termine delle discussioni, Leu e la segretaria generale della Commissione europea Ilze Juhansone hanno firmato il memorandum d’intesa (MoU) – giuridicamente non vincolante – concernente il miliardo di coesione svizzero. Scopo della sovvenzione elvetica di 1,3 miliardi di franchi in dieci anni, è aiutare a ridurre le disparità economiche e sociali e a migliorare la gestione dei flussi migratori in alcuni Stati membri dell’UE. Il documento disciplina punti chiave come l’importo, la ripartizione tra i Paesi partner, le priorità tematiche, determinati principi di cooperazione e l’attuazione.
Il protocollo era già stato approvato sia dal Consiglio federale che dall’UE rispettivamente il 24 novembre 2021 e il 4 aprile 2022.
“Questa firma è importante” ha detto Leu dopo aver sottoscritto il memorandum: dimostra che la Svizzera è un partner affidabile ed è un segnale positivo in merito all’auspicata prosecuzione del percorso bilaterale.