L’anno scorso in Svizzera erano disponibili 64'300 alloggi, l'1,45% del totale: da quasi due decenni non si vedevano così tante abitazioni vuote. E infatti cifre così elevate erano state infatti registrate l'ultima volta nel 2000, come ha rilevato venerdì il portale di annunci immobiliari Homegate.ch.
L'82% delle abitazioni non occupate erano affittate. La situazione è legata alle poche alternative d’investimento valide causata dagli interessi negativi e all’elevata attività edile nel ramo. A beneficiare di queste condizioni sono gli inquilini: gli affitti non sono più cresciuti e nel 2017 le pigioni sono calate in media dello 0,1% e la flessione più marcata è stata registrata in Ticino (-1,4%).
Stando a Homegate.ch la combinazione tra l'elevata attività edile nel settore delle abitazioni in affitto e la diminuzione della richiesta nel 2018 metterà sotto pressione le pigioni, per cui è prevista una contrazione dei canoni, valutata a un -1,5%. Il Ticino si segnala per un arretramento pari all'1,85% su base annua, il più marcato della Confederazione.
ATS/EnCa