Tagli occupazionali per Tamedia

TX Group ha annunciato oggi, martedì, che la sua filiale Tamedia taglierà circa 200 posti di lavoro a tempo pieno nel settore della stampa, oltre a 90 posizioni editoriali. La holding ha spiegato che non è più in grado di finanziare tre tipografie, ragion per cui prevede di chiudere a fine marzo quella di Bussigny, nel canton Vaud, ed entro il 2026 quella di Zurigo. I processi di stampa saranno centralizzati a Berna.

Sarà ridotta anche la produzione digitale. Il maggiore gruppo editoriale svizzero intende puntare su quattro marchi: “Tages-Anzeiger”, “Berner Zeitung”, “Basler Zeitung” e nella Svizzera occidentale su “24 Heures”. L’offerta su carta stampata è mantenuta.

I dettagli della ristrutturazione e del piano sociale che sarà posto in consultazione saranno resi noti nelle prossime dettagliate comunicazioni promesse dalla Direzione. Si prevede la possibilità di prepensionamenti.

Dura presa di posizione di Syndicom

Tamedia, una volta di più, si concentra sulla massimizzazione dei profitti, anziché assumersi le sue responsabilità sociali e investire nel giornalismo: è la severa critica espressa da Syndicom, che in una nota chiede al gruppo di rivedere la sua strategia d’impresa, di conservare le tipografie e preservare il maggior numero possibile di posti di lavoro.

“Negli ultimi 15 anni gli azionisti di TX Group (...) hanno intascato più di 670 milioni di dividendi da un utile di 2,2 miliardi di euro, mentre centinaia di dipendenti sono stati licenziati”, denuncia nel comunicato la vicepresidente di Syndicom Stephanie Vonarburg, sottolineando che il gruppo rimane altamente redditizio e che “questa politica di smantellamento senza riguardi per i collaboratori deve finire”.

Unitamente ai comitati del personale, il sindacato si impegnerà ora per il mantenimento degli impieghi e per migliorare il piano sociale e le condizioni di lavoro. Syndicom esorta quindi i dipendenti a partecipare alle assemblee del personale e a far valere i propri diritti.