Il giudice delle misure coercitive di Parigi ha deciso che Tariq Ramadan deve restare in carcere. L'islamologo svizzero, accusato di stupro e arrestato venerdì nella capitale francese, dovrà quindi rimanere in stato di detenzione preventiva, conformemente alle richieste della procura.
Intellettuale controverso, Ramadan è nel mirino delle denunce presentate da due donne - entrambe musulmane - per fatti che risalgono al 2009 e al 2012. Il 55enne di origini egiziane, nipote del fondatore del movimento fondamentalista dei "Fratelli musulmani", nega gli addebiti. È accusato di stupro nei confronti di una persona vulnerabile.
ATS/M. Ang.