Il PLR svizzero, sull'onda della vicenda del controverso viaggio ad Abu Dhabi del 2015 del consigliere di Stato ginevrino Pierre Maudet, sta valutando se rendere più severa la procedura di selezione dei suoi candidati per un seggio in Consiglio federale.
È questo il pensiero della presidente del partito Petra Gössi ai microfoni dell'emissione "Samstagsrundschau" della Radio SRF. Lo scorso anno, in occasione dell'elezione per la successione in Governo a Didier Burkhalter, Maudet era - con Isabelle Moret e Ignazio Cassis, poi eletto - uno dei candidati schierati dal partito.
Per la responsabile nazionale, i candidati devono comunque già rispondere a domande molto precise riguardanti la loro persona ma anche il loro entourage e i loro mandati. Devono inoltre presentare gli estratti del casellario giudiziale e quelli del registro dei procedimenti esecutivi.
Giovedì la presidente del partito non aveva nascosto di essere delusa da Maudet: non ne aveva auspicato direttamente le dimissioni dalla carica di consigliere di Stato, ma si era chiesta se questi fosse ancora in grado di governare.