Periti elvetici sono giunti in Olanda per partecipare all'inchiesta che dovrà fare luce sulle ragioni dello schianto, giovedì, dopo una collisione durante un volo di prova, di un Tiger della Patrouille suisse, invitata a un'esibizione aerea a Leeuwarden.
Della delegazione fanno parte pure persone in grado di fornire sostegno psicologico ai piloti coinvolti, tra i quali quello del velivolo precipitato, lanciatosi col paracadute, il cui stato viene comunque definito buono.
Come l'altro implicato nello scontro, e seppure con un piede fratturato, è atteso in patria già nelle prossime ore. Si tratterà poi di vedere se potrà, presto o tardi, riprendere l'attività. Dipenderà dall'esito delle indagini e dal trauma subito a livello psichico; a titolo di paragone, il collega dell'F/A 18 caduto in novembre durante un'esercitazione al confine tra Confederazione e Francia, s'è rimesso ai comandi in tempi relativamente brevi, come indicato da un portavoce dell'esercito.
L'incidente potrebbe però mettere in forse il futuro della squadriglia. Il Dipartimento federale della difesa, reagendo alle illazioni della stampa, ha fatto sapere che prenderà una decisione, per lo meno sul proseguimento del programma 2016, entro mercoledì prossimo.
ATS/dg