Confrontato a un forte aumento dei casi positivi di coronavirus, il Consiglio di Stato ginevrino ha deciso di chiudere bar e ristoranti, le attività ricreative e anche i negozi non essenziali. Le misure entreranno in vigore domani alle 19.00 e lo resteranno almeno fino al 29 novembre.
Le autorità hanno anche vietato gli assembramenti e le manifestazioni pubbliche e private di oltre 5 persone. Le manifestazioni politiche o della società civile rimangono ammesse. L'insegnamento a distanza diventa obbligatorio per le università e le alte scuole.
In una nota, il Cantone precisa che sono in particolare chiusi gli esercizi pubblici come bar, ristoranti, caffetterie e locali notturni, cinema, musei, biblioteche, teatri e sale da concerto, casinò, piste di pattinaggio, centri fitness e piscine.
Vietati anche le attività che implicano contatti fisici ravvicinati, come parrucchieri, estetisti e prostituzione.
Dovranno tenere la saracinesca chiusa anche i negozi non alimentari. Eccezioni sono previste per farmacie, drogherie, ottici e i commerci indispensabili di servizi e riparazioni.
Ginevra, lockdown da domani
Telegiornale 01.11.2020, 21:00