Svizzera

Tox Info: “Con il nostro lavoro sgraviamo gli ospedali”

La metà delle chiamate al centro specializzato in avvelenamenti riguarda bambini - Il servizio è un supporto anche per i medici

  • Ieri, 06:44
  • Ieri, 09:06
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In media 110 chiamate al giorno

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Di: Federica Ciommiento 

Saponi, farmaci e altre sostanze: può accadere che vengano ingerite accidentalmente o in quantità eccessive e in questi casi il centro di competenza Tox Info Suisse è sempre pronto a fornire consulenza al numero 145. Lo scorso anno ha infatti registrato 42’000 chiamate. L’organizzazione ha però annunciato di avere problemi finanziari e di rischiare di chiudere e per questo motivo chiede più sostegno a Berna.

In caso di emergenze, c’è sempre la possibilità di chiamare il 144, è dunque un servizio necessario? “Oltre a essere un centro di competenza specializzato, diamo anche un grande sollievo al sistema ospedaliero, perché le persone possono chiamare noi e spesso risolvere la situazione già a casa senza dover andare al pronto soccorso”, spiegano Colette Degrandi, medico capoclinica, e Isabella Gatti, assistente nell’amministrazione del personale, contattate dalla RSI.

La parola d’ordine è “tempestività” e telefonando il 145 è possibile trovare sempre un medico in grado di indicare cosa fare. “Più della metà delle chiamate riguardano bambini, molti di meno di cinque anni, che hanno ingerito prodotti domestici. Ci sono poi molti casi che riguardano l’assunzione errata di farmaci e persone suicidarie”.

A chiamare anche i medici

Oltre a rispondere alle domande della popolazione, Tox Info viene spesso interpellata anche dai medici e dagli ospedali: “Ci chiamano per avere un consulto su come comportarsi e le terapie da somministrare”. L’organizzazione non si occupa solo di situazioni d’emergenza, ma offre anche corsi, consulenze e mantiene sempre aggiornato un database su rischi e protocolli di trattamento: “Ci sono sempre nuovi prodotti sul mercato e anche grazie alle telefonate che riceviamo riusciamo ad avere informazioni più complete sui loro effetti”.

Il centro informazioni è attivo 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno è sempre presente un medico e un aiuto primario raggiungibile per telefono a ogni turno. A rispondere al telefono e a effettuare il triage ci sono durante il giorno anche altri collaboratori, che provengono comunque dal settore medico o farmaceutico, e che fanno sempre capo agli specialisti. “Al giorno riceviamo in media 110 chiamate e dobbiamo essere in grado di fornire il servizio nelle tre lingue nazionali (tedesco, francese e italiano) e trovare personale adeguato non è sempre facile”.

I fondi non bastano

Tox Info è stata fondata nel 1966 dall’allora Società svizzera dei farmacisti (oggi pharmaSuisse). Nonostante l’organizzazione sia finanziata da sostenitori come santésuisse e abbia contratti di sovvenzionamento con i Cantoni e l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) i fondi non bastano e dato che il funzionamento del centro informazioni è sancito dalla legge, il consiglio di fondazione di Tox Info si è rivolto alla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider per chiedere maggiori contributi. La Confederazione contribuisce attualmente con 550’000 franchi al budget di 5,5 milioni.

01:58

RG 12.30 del 01.03.2025 La corrispondenza di Gianluca Olgiati

RSI Info 01.03.2025, 13:22

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