Lo stress, ma pure l'insicurezza sul futuro del posto di lavoro preoccupano maggiormente i dipendenti svizzeri, in particolare quelli più anziani. È il risultato del "barometro" sul lavoro realizzato da Travail.Suisse, che ha coinvolto 1'500 persone.
Alla luce dei dati raccolti, l'organizzazione rivendica una formazione continua pensata soprattutto per i lavoratori di una certa età, in modo dale da aiutarli in un eventuale reinserimento nel mondo professionale. Il 65% dei dipendenti interpellati tra i 46 e i 64 anni, infatti, non crede, in caso di licenziamento, di poter trovare un'occupazione analoga con una paga simile a quella percepita dal datore di lavoro precedente.
Per il vicepresidente di Travail.Suisse, Jacques-André Maire, è preoccupante che i maggiori timori per il posto di lavoro si registrino tra i dipendenti con più di 45 anni nelle regioni di confine come Ticino e Ginevra. E per evitare che, come spesso accade, lavoratori anziani perdano il posto a favore di giovani frontalieri, è basilare correggere la politica d'impiego delle imprese e migliorare la politica di aggiornamento professionale per gli ultraquarantenni.
ATS/EnC
Dal TG12.30: