“Donald Trump è un presidente-imprenditore che ha finito il suo praticantato”. Lo ha dichiarato Ignazio Cassis, giovedì all’USI, dove ha fatto il punto dopo 100 giorni da ministro degli esteri, rispondendo ad uno studente che gli ha chiesto cosa pensasse di un presidente statunitense criticato su più fronti.
“Trump dal profilo umano è simpatico – ha aggiunto il consigliere federale, che lo ha incontrato durante il WEF di Davos - ma le preoccupazioni che le sue politiche scaturiscono sono grandi perché ha scosso dei binari, creando insicurezza sul piano multilaterale”
Il ministro degli esteri ha ribadito come l’appello di Trump sia stato chiaro: “L’America per prima ma non da sola".
“È stato eletto per fare gli interessi del suo paese – ha ricordato Cassis - ma ha spiegato che chi vuole investire negli USA è il benvenuto. La sua riforma fiscale è criticabile ma attira aziende che creano posti di lavoro”.
“Ma attenzione: il disimpegno degli USA su vari fronti crea preoccupazioni. La prosperità è importante ma lo è anche la pace”.
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