Quattro delle più grandi banche internazionali, fra le quali pure UBS, stanno sviluppando una nuova cybervaluta. La novità sarà presto presentata agli istituti centrali e alle autorità finanziarie statali. Se dovesse giungere il via libera, la "moneta" virtuale potrebbe essere introdotta nello spazio di un paio d'anni, ha indicato una portavoce dell’istituto svizzero, confermando una notizia diffusa dal Financial Times. In un primo tempo sono previsti test in ambiti ridotti.
Gli istituti interessati sono la tedesca Deutsche Bank, la spagnola Santander e l'americana BNY Mellon, a cui si aggiunge il broker inglese ICAP. La valuta elettronica si baserebbe sulla tecnologia Blockchain usata anche dai bitcoin.
Attualmente le transazioni fra banche si presentano come complicate, onerose in termini di tempo e care: dalla nuova cyber-moneta ci si aspetta un aumento dell'efficienza e della velocità, ma soprattutto una riduzione dei costi.
ATS/AlesS