Il nuovo presidente della Confederazione Ignazio Cassis intende sì fare concessioni a Bruxelles dopo il fallimento dell'accordo quadro, ma senza "rispettare alcun requisito dell'Unione europea": lo assicura il ticinese in un'intervista al SonntagsBlick. "Non siamo membri dell'UE", ricorda il ministro degli esteri: "Abbiamo un interesse, come lei, in un buon rapporto reciproco".
Alla fine dello scorso novembre, il commissario europeo incaricato dei rapporti con la Svizzera, Maros Sefcovic, ha chiesto a Berna, entro gennaio 2022, una tabella di marcia concreta. Il testo avrebbe dovuto risolvere le questioni più importanti per l'UE, come l'adozione dinamica dell'acquis comunitario (l'insieme dei diritti, degli obbligi giuridici e degli obiettivi politici che vincolano gli Stati membri dell'UE e devono essere accettati senza riserve), la risoluzione delle controversie, gli aiuti pubblici e il contributo alla coesione.
Cassis non voleva che la richiesta di Sefcovic fosse vista come un ultimatum. "Non c'è ultimatum, la Svizzera non funziona così", sottolinea il ticinese nell'intervista. "Abbiamo sempre trovato soluzioni nei nostri rapporti con l'Europa. Come per la pandemia, non dobbiamo farci prendere dal panico, ma affrontare la situazione con calma e fiducia". Dal maggio 2021 le relazioni tra la Svizzera e l'UE si sono notevolmente raffreddate.
Notiziario 10.00 del 02-01-2022
RSI Info 02.01.2022, 11:07
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