Le donne dell'Unione sindacale svizzera (USS), riunite sabato a Berna per il loro 13esimo congresso, hanno rivendicato la diminuzione del tempo di lavoro nel quadro di condizioni di impiego e salariali corrette.
Le 240 delegate hanno discusso in particolare del lavoro nell'ambito dell'assistenza sanitaria, che va considerato di servizio pubblico, si legge in un comunicato. Le donne dell'USS auspicano inoltre che l'impiego retribuito e quello non pagato siano meglio ripartiti fra i sessi.
A lungo termine viene richiesta la settimana di 35 ore, mentre sul breve periodo si tratta di porre un freno all'invasione del lavoro remunerato nella sfera privata. Nel corso di un'azione spontanea svoltasi venerdì, è stato inoltre chiesto al parlamento di essere più generoso in materia di uguaglianza salariale.
ATS/sdr