Svizzera

Ucraina: piano di sostegno respinto dal Nazionale

"No" della Camera del popolo, con 105 voti contro 86, ad una mozione volta allo stanziamento di almeno 5 miliardi di franchi

  • 8 giugno 2023, 10:13
  • 7 luglio 2023, 12:59
La mozione in questione era stata presentata da una ristretta maggioranza dalla Commissione di politica estera del Nazionale

La mozione in questione era stata presentata da una ristretta maggioranza dalla Commissione di politica estera del Nazionale

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Di: ATS/ARi 

Il Consiglio nazionale ha respinto oggi, giovedì, la mozione parlamentare che chiedeva un piano di sostegno destinato all'Ucraina.

La Camera del popolo si è pronunciata a sfavore con 105 voti contro 86. A opporsi è stata segnatamente la destra: l'UDC ha espresso preoccupazioni per il reperimento delle risorse e per la possibilità che altri settori, come quello agricolo, potessero risentirne.

La mozione in questione, presentata da una ristretta maggioranza dalla Commissione di politica estera del Nazionale (CPE-CN), chiedeva uno stanziamento di almeno 5 miliardi di franchi, ripartiti sui prossimi 5-10 anni, in funzione di aiuti umanitari, della protezione della popolazione civile, della promozione della pace e della ricostruzione delle infrastrutture.

Contro la mozione si era già pronunciato il Governo: Ignazio Cassis ha presentato in aula le argomentazioni del Consiglio federale

Contro la mozione si era già pronunciato il Governo: Ignazio Cassis ha presentato in aula le argomentazioni del Consiglio federale

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Il Governo, ritenendo prematuro impegnarsi per un ammontare preciso e per un orizzonte temporale fisso, aveva proposto di non accogliere la mozione. L'Esecutivo "ha già messo a punto 3 pacchetti di sostegno per la popolazione, senza contare l'accoglienza dei rifugiati. Poiché la guerra è ancora in corso, non possiamo ancora dire quali saranno le necessità per la ricostruzione", ha argomentato in proposito il responsabile del DFAE Ignazio Cassis.

Il "no" del Nazionale interviene una settimana prima del previsto discorso al Parlamento federale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Inoltre, proprio ieri, il Consiglio degli Stati ha confermato la sua posizione volta ad autorizzare gli Stati che acquistano materiale bellico svizzero a riesportarlo, a determinate condizioni, in Stati coinvolti in conflitti armati.

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