Lo svizzero arrestato venerdì in Germania per presunto spionaggio dalle autorità fiscali tedesche è stato effettivamente impiegato dal Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) nell'ambito di attività di controspionaggio. Lo ha affermato Corina Eichenberger (PLR/AG) vicepresidente della Delegazione delle commissioni della gestione (DelCG), organo parlamentare di controllo sui servizi segreti.
L'uomo, ora 54enne, lavorava per i servizi di intelligence in un periodo in cui la Svizzera era sotto forte pressione perché considerata un'oasi per il riciclaggio di denaro. In questo ambito "i tedeschi hanno effettuato attività illegali di spionaggio economico, acquistando illegalmente dati su CD", ha spiegato.
Il SIC, nel quadro della attività di controspionaggio, voleva sapere chi fosse il mandante di tali operazioni e ha impiegato l'uomo ora in arresto. Grazie alle informazioni da lui raccolte "sono stati emessi mandati di arresto contro 3 agenti tedeschi della polizia tributaria per sospetto spionaggio economico”. La parlamentare ritiene che il fermo dell'uomo non ha a che fare con la sua attività del passato.
ATS/AlesS