I cantoni, in particolare quelli di frontiera come il Ticino, devono avere la possibilità di continuare a limitare per tre anni l'apertura di nuovi studi medici. In seguito, però, andranno trovate nuove soluzioni per contenere i costi della salute. La Commissione della sicurezza sociale e della sanità pubblica del Consiglio degli Stati si è schierato su questa posizione, accogliendo un'iniziativa elaborata dalla sua omologa del Nazionale.
I due organi vogliono porre rimedio al vuoto normativo creatosi con il "no" del plenum della Camera del popolo al rinnovo della moratoria in vigore fino a fine giugno. Il timore si teme un improvviso proliferare di specialisti (sono centinaia quelli in lista di attesa per operare in Svizzera a carico delle assicurazioni malattia), con forte impatto sui costi e di conseguenza tanto sui premi quanto sui sussidi versati dai cantoni.
pon/ATS