Un registro per i droni

Sono giunte l’anno scorso all’Ufficio federale dell’aviazione civile 46 segnalazioni riguardanti voli azzardati con dei droni. Almeno 12 sono state classificate come “casi gravi”, alcuni addirittura legati alla sicurezza degli aeroporti. La legge prevede chiaramente un divieto di volo per i droni in un raggio di 5 chilometri dagli aeroporti. Ma c’è chi l’ha ignorata evitando per un soffio la collisione con degli aerei di linea a Basilea e a Zurigo. Risalire ai responsabili è stato finora impossibile. Berna dal luglio scorso sta però lavorando all’istituzione di un registro elettronico obbligatorio per tutti i possessori di droni. Una soluzione che - secondo Urs Holderegger, portavoce dell’Ufficio federale dell’aviazione civile – sarà raggiunta solo con il coinvolgimento dei produttori dei multicotteri e necessiterà di almeno un anno ancora per essere realizzata.

Inizialmente scettica, ora anche la Federazione svizzera dei droni civili sostiene l’idea di un registro federale. “I piloti volano in maniera più responsabile quando sanno che possono essere identificati” spiega il portavoce della Federazione, Ueli Sager, riferendosi all’esperienza fatta con il proprio registro, che conta 300 iscrizioni volontarie.

20'000 droni si stima siano già in mano ai residenti in Svizzera. Non si sono ancora verificati incidenti veri e propri, ma ogni abuso compromette lo sviluppo dei mezzi e il lavoro dei professionisti del settore: per questo viene scoraggiato a tutti i livelli.

Antonella Crüzer