Guerra in Ucraina

Un ucraino su tre spera di tornare a casa

Sondaggio condotto in Svizzera fra marzo e maggio. Un terzo invece spera di restare, mentre il 40% è indeciso - Uno su cinque ha trovato un lavoro

  • 18 dicembre 2023, 08:57
  • 18 dicembre 2023, 09:02
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In grande maggioranza arrivati nei primi mesi dopo lo scoppio della guerra

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Di: ATS/pon

Un terzo degli ucraini che hanno trovato riparo in Svizzera a causa della guerra con la Russia spera di rientrare un giorno nel Paese di origine, secondo un sondaggio condotto dall’Alto commissariato dell’ONU per i rifugiati, dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM) e dall’istituto Ipsos. Un altro terzo si augura di restare nella Confederazione, mentre la quota più consistente, il 40%, è indecisa.

I principali ostacoli al rientro sono legati alla sicurezza, all’occupazione russa della loro regione di origine, al mancato accesso alle cure sanitarie o alle difficoltà nel trovare lavoro e sussistenza.

Al momento dell’inchiesta, condotta fra la fine di marzo e l’inizio di maggio tramite un questionario online, il 21% degli interrogati aveva trovato un’occupazione. Per metà di essi, tuttavia, di livello inferiore a quella del precedente impiego in Ucraina. Un terzo era in disoccupazione e un quarto in formazione professionale. Il 79% degli ucraini giunti in Svizzera è costituito da donne e bambini, ma oltre due adulti su tre hanno un diploma universitario. Assieme alla barriera linguistica, l’assenza di qualifiche o il mancato riconoscimento di quelle ottenute in patria costituiscono i maggiori ostacoli all’accesso al mondo del lavoro.

Stando ai dati più aggiornati della SEM, circa 66’500 persone originarie dell’Ucraina vivono attualmente in Svizzera a beneficio dello statuto S. In grande maggioranza, sono arrivate nei mesi immediatamente successivi all’inizio del conflitto. Le domande di protezione si sono stabilizzate da tempo e sono nell’ordine di qualche decina al giorno. Nel contempo, però, c’è anche chi lascia il Paese: in tutto circa 20’000 persone. Nella seduta del 1° novembre, il Consiglio federale ha deciso che a meno di una stabilizzazione duratura della situazione in Ucraina, lo statuto S non sarà revocato prima del 4 marzo 2025. Ha nel contempo fissato quale obiettivo di portare dal 20 al 40% la quota di quanti hanno un impiego, entro la fine del 2024. Alle misure di integrazione Berna contribuisce in particolare con 3’000 franchi a persona per l’apprendimento della lingua.

Ucraini tra statuto S e la ricerca di un lavoro

SEIDISERA 07.12.2023, 18:37

  • © 2023 KEYSTONE-SDA-ATS AG

Le testimonianze dal Ticino

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  • © Ti-Press, Massimo Piccoli

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