"Sì" all'iniziativa contro la pubblicità del tabacco e "no" agli altri tre oggetti sottoposti al popolo. La prima tornata di votazioni federali dell'anno ha dato esiti senza particolari sorprese e nel solco delle tendenze già evidenziate dai sondaggi in vista del voto.
Speciale votazioni
Informazione 13.02.2022, 12:50
L'iniziativa contro gli esperimenti su animali ed esseri umani è stata affossata dal "no" del 79,1% dei votanti e di tutti i cantoni. Il cantone meno critico nei confronti del testo è stato il Ticino, dove i voti contrari hanno comunque raggiunto la quota del 68,6%. Nei Grigioni i "no" hanno sfiorato invece la soglia del 78%. Dal 1983 il testo è il quarto contro la sperimentazione animale a essere bocciato in Svizzera. Viva la delusione dei suoi promotori: "Abbiamo cercato di convincere con dei fatti scientifici, ma non siamo stati creduti", ha dichiarato il medico sangallese Renato Werndli, copresidente del comitato dell'iniziativa, aggiungendo di voler comunque tornare alla carica sul tema fra qualche anno.
Accolta invece dal 56,6% dei votanti e dalla maggioranza dei cantoni (15) l'iniziativa diretta a proteggere i giovani dalla pubblicità per il tabacco. Alla modifica costituzionale, accolta anche in Ticino (57,8% di "sì") e nei Grigioni (52,1%), si è opposta invece una decina di cantoni, fra i quali San Gallo, Lucerna e Zugo. Il direttore di Dipendenze Svizzera Grégoire Vittoz ha commentato il risultato, parlando di un "messaggio chiaro" e di "un grande passo avanti nella lotta contro il tabagismo". Sul fronte dei contrari il consigliere nazionale Mike Egger (UDC/SG) ha accusato gli iniziativisti di aver condotto una "campagna sporca". A finire in secondo piano, sostiene, siano così stati la protezione dei ragazzi e il divieto di vendita dei prodotti del tabacco ai minorenni stabiliti dal controprogetto indiretto.
Un chiaro "no" è invece emerso in merito all'abolizione della tassa di bollo sull'emissione di nuovo capitale aziendale. A pronunciarlo sono stati il 62,7% dei votanti e tutti i cantoni con la sola eccezione di Zugo. Il Ticino ha respinto la revisione di legge con il 54,6% di voti contrari e i Grigioni con quasi il 59%. Cédric Wermuth, presidente del PS svizzero, ha sostenuto che non era possibile, dopo due anni di pandemia, "presentare come prima cosa un regalo fiscale ai grandi gruppi e alle imprese". Per il consigliere nazionale Olivier Feller (PLR/VD), favorevole al progetto, il contesto segnato dalla pandemia ha avuto un effetto non trascurabile sull'esito del voto.
Niente da fare, infine, per il pacchetto di aiuti destinati ai media. La normativa in questione è stata infatti respinta dal 54,6% dei partecipanti al voto. Il "no" si è imposto in modo chiaro anche a livello cantonale: solo 7 cantoni, segnatamente nella Svizzera romanda, hanno accolto il progetto. In Ticino i voti contrari hanno prevalso nella misura del 52,9% e nei Grigioni del 52,7%. Secondo la consigliera agli Stati Elisabeth Baume-Schneider (PS/JU), l'opposizione agli aiuti si sarebbe focalizzata sui soldi che sarebbero andati ai grandi editori zurighesi. Per parte sua Peter Weigelt, presidente del comitato "No a media controllati", si è detto aperto ad un rafforzamento del sostegno ai piccoli editori di giornali, precisando che i maggiori editori non hanno invece bisogno di sovvenzioni.
Governo sconfessato su 3 temi su 4
Per il Consiglio federale, contrario alle due iniziative e favorevole al pacchetto per i media e all'abolizione della tassa d'emissione, l'esito delle votazioni sancisce un'ampia sconfessione da parte dei votanti. Ad Alain Berset, Simonetta Sommaruga e Ueli Maurer è spettato quindi il compito, in conferenza stampa a Berna, di illustrare la reazione dell'Esecutivo.
Un'accettazione dell'iniziativa contro la sperimentazione animale e umana avrebbe bloccato l'accesso ai farmaci, sia per la medicina umana, che per quella veterinaria, ha dichiarato il ministro della sanità, assicurando che la normativa in materia, già fra le più severe al mondo, continuerà a essere tale anche in avvenire. Riguardo al "sì" all'iniziativa contro la pubblicità sul tabacco, Berset ha invece rilevato che "il controprogetto non è stato considerato sufficiente". Il punto ora consiste nel sapere come sarà applicata l'iniziativa: è difficile prevedere "quando i lavori preparatori saranno finiti", ha affermato, precisando che comunque non sarà di certo per l'anno in corso.
Per parte sua Ueli Maurer ha definito "non drammatico" il rifiuto dell'abolizione della tassa d'emissione, pur qualificandolo come un segnale non incoraggiante per le giovani aziende che vogliono investire. Inoltre, visti i grandi cambiamenti che si stanno delineando a livello internazionale, come la tassa minima che sta prendendo corpo nell'ambito dell'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), la Svizzera sta perdendo attrattiva, ha osservato il ministro delle finanze.
Simonetta Sommaruga non ha celato la sua delusione per il "no" del popolo al pacchetto di aiuti a sostegno dei mezzi d'informazione. Secondo la responsabile del DATEC, il dibattito si è focalizzato molto sui soldi pubblici e meno sui media: col risultato che a prevalere è stato il tema degli aiuti finanziari da parte dello Stato. Ad ogni modo il sostegno ai media resta importante per la democrazia, a prescindere dall'esito della votazione di oggi, ha dichiarato la consigliera federale, sottolineando che le minoranze linguistiche necessitano di una particolare attenzione.