Svizzera

Stop alla pubblicità per il tabacco

Posizioni a confronto sull'iniziativa, in votazione il 13 febbraio, volta a tutelare fanciulli e adolescenti

  • 21 gennaio 2022, 16:00
  • 13 maggio, 14:34
Contro l'iniziativa si è schierato il Parlamento, che ha invece votato un controprogetto indiretto

Contro l'iniziativa si è schierato il Parlamento, che ha invece votato un controprogetto indiretto

  • archivio tipress
Di: ARi 

Il dossier della prevenzione del tabagismo è al centro della seconda proposta di modifica costituzionale su cui i cittadini sono chiamati a esprimersi per le votazioni del 13 febbraio. L'iniziativa "Fanciulli e adolescenti senza pubblicità per il tabacco", depositata nel 2019 e corredata da circa 110'000 sottoscrizioni a sostegno, chiede che sia proibita qualsiasi forma di pubblicità, comprese le sponsorizzazioni di manifestazioni nazionali, che possa raggiungere i ragazzi. A essere consentita, rimarrebbe esclusivamente quella destinata agli adulti e non accessibile ai minori, come nel caso di e-mail o di contenuti personalizzati in rete.

Ma attualmente quali sono le disposizioni vigenti in Svizzera? A essere proibite sono sia la pubblicità per i tabacchi a livello radiotelevisivo, come pure quella indirizzata ai minorenni. Per quanto riguarda le affissioni, esse sono vietate nella maggioranza dei cantoni, fra i quali anche Ticino e Grigioni. Sono quindi 6 i cantoni che vietano gli spot su prodotti del tabacco nei cinema. Sono invece permesse la réclame nei chioschi, quella veicolata dalle inserzioni sulla stampa e quella su Internet.

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Contro il divieto chiesto dall'iniziativa, giudicato troppo restrittivo, si sono espressi in maggioranza sia il Nazionale che gli Stati. Le Camere hanno invece approvato un controprogetto indiretto nel quadro della nuova legge sui prodotti del tabacco: esso vieta la pubblicità per i tabacchi sui manifesti, nei mezzi pubblici, negli spot cinematografici, negli spazi interni ed esterni di edifici pubblici, come pure nei pressi di campi sportivi. L'alternativa sostenuta dal Parlamento consente invece sempre la pubblicità sulla stampa, in internet e nei punti vendita.

Gli argomenti degli iniziativisti

Il controprogetto, visti i margini che ancora consente per pubblicità accessibile a fanciulli e adolescenti, viene giudicato dai promotori dell'iniziativa come un'operazione di facciata. A imporsi in Parlamento, sostengono, sono stati gli interessi dell'industria del tabacco e della pubblicità. È invece necessario proteggere con determinazione i giovani: varie ricerche, sottolineano i promotori dell'iniziativa, attestano una correlazione diretta fra l'esposizione dei giovani alla pubblicità e il consumo di tabacco; le restrizioni sul piano pubblicitario, come evidenziato in altri Stati, consentono quindi di limitare fortemente il consumo, segnatamente fra i più giovani.

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  • TiPress

Gli iniziativisti sottolineano il sostegno ricevuto dai medici e da diverse organizzazioni. Rammentano quindi che l'abitudine di fumare, il più delle volte, attecchisce prima della maggiore età. E attualmente ben un quarto dei 17enni fuma occasionalmente o con regolarità. Si tratta quindi di adoperarsi con fermezza, in modo che fanciulli e adolescenti non contraggano una dipendenza che a lungo termine può sfociare in patologie mortali.

La posizione di Governo e Parlamento

L'Esecutivo e le Camere concordano sulla necessità di una maggiore protezione dei giovani e di limitazioni, quindi, a livello pubblicitario. Il divieto chiesto dall'iniziativa, tuttavia, viene considerato troppo incisivo e tale, di conseguenza, da rappresentare un'interferenza eccessiva nella libertà economica. L'applicazione del testo si tradurrebbe in perdite per il settore pubblicitario e, vista la proibizione generale anche per le sponsorizzazioni, potrebbe anche determinare una diminuzione delle entrate per taluni eventi.

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Viene quindi difesa la validità del controprogetto indiretto. Esso, si sostiene, comprende norme volte a tutelare maggiormente i minorenni, ma tiene anche conto delle necessità dell'economia. I cantoni, inoltre, avranno sempre la facoltà di disporre in materia restrizioni più rigide. Governo e Parlamento sottolineano quindi il divieto di vendita ai minorenni dei prodotti del tabacco, che è previsto dal controprogetto: una norma di portata generale, a fronte di limiti di età che attualmente, nei cantoni, non sono fissati in modo uniforme.

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Dal Notiziario delle 11.00 del 21.01.22

RSI Info 25.01.2022, 09:31

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