Le imprese di trasporto pubblico, che hanno subito l'impatto della pandemia, dovrebbero ricevere un sostegno finanziario per coprire le perdite economiche che altrimenti non potrebbero compensare, non potendo pianificare utili. In apertura della sessione parlamentare, il Consiglio degli Stati ha sostenuto all'unanimità oggi, lunedì, un credito di 700 milioni di franchi. Durante il semiconfinamento, ha ricordato in aula la ministra dei trasporti Simonetta Sommaruga, il numero dei passeggeri è calato di quasi l'80%.
Il Parlamento è tornato a riunirsi sotto la cupola, fra severe misure di sicurezza. Stefan Engler (al centro) ha parlato a nome della commissione
Il settore conta in svizzera 120 compagnie che servono 1'400 linee in tutte le aree del paese. Le misure previste sono limitate fino alla fine del 2021 e anche i cantoni saranno chiamati alla cassa: per le aziende regionali dovranno versare 290 milioni, tanto quanto la Confederazione. Altri 220 milioni proverranno dalle riserve speciali delle imprese beneficiarie, mentre le altre riserve non saranno toccate per garantire un margine di manovra per gli investimenti futuri.
Su quest'ultimo punto, la decisione dei "senatori" diverge dalla proposta governativa. I consiglieri agli Stati hanno pure deciso che Berna dovrà dare un colpo di mano - coprendo un terzo delle perdite - anche al traffico locale che secondo Sommaruga sarebbe invece "competenza dei cantoni, delle città e dei comuni in generale".
Anche i trasporti di merci su ferrovia hanno accusato il colpo della temporanea chiusura di molte imprese e anch'essi saranno aiutati con 70 milioni. L'UDC ha vanamente tentato di tagliare fuori FFS Cargo: la sua proposta è stata bocciata con 37 voti contro 5. Il Nazionale discuterà del tema giovedì.
Aiuti al trasporto pubblico
Telegiornale 07.09.2020, 21:29