Svizzera

"Una mortalità impressionante"

Il direttore dell’Istituto di demografia dell’Università di Ginevra Philippe Wanner: sono decenni che in Svizzera non si vedevano cifre come quelle del 2020

  • 11 novembre 2020, 14:30
  • 10 giugno 2023, 06:13
Philippe Wanner

Il demografo Philippe Wanner

  • Keystone
Di: Mattia Pacella/Diem

Le cifre riguardanti i decessi registrati in Svizzera quest'anno a causa del Covid-19 sono stupefacenti anche per gli esperti che da anni studiano i fenomeni concernenti la popolazione nazionale. Già in primavera si era assistito a un consistente eccesso di mortalità e dalla seconda metà di ottobre il fenomeno si sta riproducendo. La categoria più toccata è sempre quella degli over 65. Come rilevato dai dati pubblicati dall’Ufficio federale di statistica, nella settimana dal 25 al 1°novembre i decessi registrati tra la popolazione più anziana sono stati 1'485, 361 in più rispetto ai 1'124 attesi sulla base dell'evoluzione pluriennale.

"Siamo di fronte a dati che ci mostrano solo l’inizio della seconda ondata. E sono dei dati impressionanti", sottolinea alla RSI Philippe Wanner, direttore dell'Istituto di demografia e di socioeconomia dell’Università di Ginevra. "Questa sovramortalità è evidente e purtroppo potrà essere peggio a fine novembre o fine anno".

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In attesa di vedere quale sarà l'evoluzione della situazione, già si sa che il 2020 anche da questo punto di vista passerà alla storia. "In termini di numero di decessi sarà sicuramente un anno eccezionale. Con delle cifre che non abbiamo registrato da decine di anni", spiega ancora Philippe Wanner. A primavera si era detto che l’eccesso di mortalità sarebbe potuto essere causato soprattutto dal decesso di persone fragili che sarebbero decedute di lì a poco. Ma i dati indicano che non è così. "Abbiamo una sovramortalità netta, che non è dovuta alla morte esclusivamente di persone fragili che sarebbero morte nel corso dell’anno. Infatti, durante l’estate non si è assistito a una sottomortalità, come si poteva prevedere. Dunque, il Covid-19 ha avuto un impatto netto sui decessi". Inoltre mai si erano visti due picchi, come quelli legati all'attuale pandemia, a distanza tanto ravvicinata.

Ma non solo. "Bisogna ricordare che in Svizzera la speranza di vita è di 83 anni. Morire a 65 vuol dire 20 anni di durata di vita in meno che sono stati soppressi a causa del Covid. E questo potrebbe avere un impatto più in generale sulla speranza di vita degli svizzeri. Bisognerà tuttavia fare i calcoli a fine anno", conclude Philippe Wanner.

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