Secondo la Task Force scientifica in Ticino la curva dei contagi non si sta abbassando e, di questo passo, è plausibile ritenere che i reparti Covid-19 saranno pieni tra una settimana.
La pressione sul settore sanitario in Ticino è sempre più forte. Nelle ultime settime ci sono stati in media più di venti ricoveri al giorno, mediamente sono state 7 le persone che hanno lasciato gli ospedali ogni giorno. Di questo passo, dunque, al netto dei dimessi e se la curva non dovesse appiattirsi, i reparti Covid-19 potrebbero essere saturi presto.
Moncucco pieno al 90%, EOC al 60%
I dati dicono che venerdì mattina all’EOC il reparto Covid-19 era pieno al 60%. Dei 140 posti letto alla Carità di Locarno, 94 erano occupati; all’Italiano di Lugano sui 25 disponibili, 11 erano occupati; 11 occupati anche a Faido (sui 30 disponibili).
Invece alla clinica Moncucco la pressione è più forte: il 90% dei posti letto venerdì mattina erano pieni. Per la precisione 110 occupati sui 120 disponibili. Secondo le proiezioni della Clinica Moncucco dunque, di questo passo, si arriverà ad avere 380 pazienti entro una settimana. I letti potrebbero essere pieni e si dovrà così fare ricorso allo scenario della fase 2, se non addirittura 3, con un ampliamento dei reparti Covid-19.
“Nuove misure in Ticino”
La Task Force guarda ai numeri con preoccupazione e spiega che, per ora, non ci sono prove di un abbassamento della curva. Per Antoine Flahault, membro della Swiss Task Force Covid-19 e direttore dell’Istituto di Sanità Globale dell’Università di Ginevra: “Non ci sono prove che al momento anche in Ticino la curva dei contagi si sia appiattita, quindi gli scenari previsti sono corretti.
“Secondo i nostri dati oggi l’Rt (il tasso di riproduzione di contagio, cioè quante persone infettano mediamente un'altro) è all’1.17 in Ticino, quindi non abbiamo ancora la curva sotto controllo. Questa è ancora esponenziale ed è preoccupante. Non c'è tempo da perdere. Penso che ci voglia una risposta forte da parte della politica che impedisca la diffusione del virus in certi luoghi come bar e ristoranti, ma anche nelle sale da sport e in altri luoghi affollati. Sono da limitare e da chiudere.”
“Io penso – conclude Flahault - che se non si vuole avere gli ospedali intasati la politica debba agire - e debba farlo rapidamente - nei cantoni più toccati, e penso anche al Ticino.”