La riforma dell'imposizione delle imprese, oggetto sul quale il popolo è chiamato a pronunciarsi la seconda settimana di febbraio, è sbilanciata, a detta di Eveline Widmer-Schlumpf.
In un'intervista pubblicata lunedì dal Blick, l'ex responsabile del Dipartimento federale delle finanze afferma che il Parlamento s'è spinto troppo in là negli sgravi a favore delle aziende. Pensa, in particolare, alla possibillità di dedurre interessi fittizi su una parte del capitale proprio o alla rinuncia di rendere obbligatoria per Confederazione e cantoni una tassazione minima del 70% dei dividendi.
La borghese-democratica grigionese, il cui partito s'è pronunciato invece per il "sì", sottolinea come il sistema vada in ogni caso rivisto perché avere cura della piazza economica è importante, ma non bisogna farlo concedendo privilegi come quello di trattare diversamente gli utili conseguiti all'estero da quelli realizzati in Svizzera.
ATS/dg
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