Si è chiarita la vicenda del veicolo blindato Eagle di fabbricazione svizzera che era stato avvistato in Ucraina alla fine di marzo, come riportato da diversi media. A riesportarlo nel Paese in guerra, in violazione di una dichiarazione da lui stesso firmata, è stato l'ex direttore di una società privata tedesca. Il risultato dell'inchiesta condotta dal Dipartimento dell'economia è stato comunicato mercoledì al Consiglio federale.
Materiale bellico svizzero utilizzato nella guerra in Ucraina
Telegiornale 23.03.2023, 20:00
L'uomo aveva comprato 27 di questi mezzi nel 2018. In precedenza erano di proprietà della ditta stessa e prima ancora (fino al 2013) della Danimarca, che li aveva comprati dalla Svizzera negli anni '90. Stando a quanto accertato, il veicolo fotografato in Ucraina non è l'unico ad aver varcato illegalmente i confini: altri 10 hanno fatto la stessa fine con il consenso delle autorità tedesche ma senza quello - necessario - da parte elvetica.
In precedenza erano stati demilitarizzati, ovvero privati della copertura protettiva, un passo che non esimeva però l'interessato dal rivolgersi comunque alla SECO. La violazione delle regole gli costa l'iscrizione in una lista nera: in futuro non potrà più ricevere materiale bellico elvetico.
Controffensiva ucraina
Telegiornale 09.06.2023, 20:00