Una proposta che, almeno in primissima battuta, sembra piacere. È questa l'indicazione che scaturisce dal primo sondaggio elaborato dall'istituto gfs.bern sull'unico tema sottoposto a votazione federale per il prossimo 10 febbraio: l'iniziativa contro la dispersione degli insediamenti. Il testo, promosso dai Giovani Verdi, verte sulla pianificazione del territorio e propone, segnatamente, questa modifica costituzionale
"Va perseguito uno sviluppo degli insediamenti verso l’interno che si concili con un’alta qualità di vita e particolari disposizioni di protezione."
"La delimitazione di nuove zone edificabili è ammessa soltanto se è tolta dalla zona edificabile un’altra superficie non impermeabilizzata di dimensioni almeno equivalenti e con un potenziale valore di reddito agricolo comparabile"
L'iniziativa, avversata dal Governo e dal Parlamento, sembra per ora fare breccia nella maggioranza degli interpellati. Infatti i sostegni, fra pareri certamente favorevoli e piuttosto favorevoli, si attestano complessivamente al 63%. Risulta però ancora basso - precisano gli esperti dell'istituto demoscopico - il livello di formazione delle opinioni: quelle già certe, infatti, corrispondono per ora ad appena il 50% delle intenzioni di voto. Risultava più elevato, a titolo di paragone, il dato inquadrato in ottobre dai primi sondaggi SSR sugli oggetti legati alle ultime votazioni del 2018. Favorevoli e contrari, insomma, dispongono ancora, ad una cinquantina di giorni dalla votazione, di un margine di manovra superiore alla media.
Il dato nazionale e quello regionale
A livello regionale è nella Svizzera tedesca che il testo incassa la percentuale più alta di pareri positivi (complessivamente il 65%). Maggioranze a favore si riscontrano anche in Romandia e nella Svizzera italiana, dove lo schieramento dei "sì"
raggiunge nell'insieme il 58%. Sul piano delle affiliazioni politiche l'iniziativa fa il pieno di consensi fra i simpatizzanti dell'area di sinistra (87% fra i sostenitori dei Verdi e 76% fra quelli del PS). Il testo, va quindi rilevato, beneficia però di consensi maggioritari anche fra i simpatizzanti dell'UDC (65%) e del PLR (49%).
Il sondaggio, effettuato fra la prima e la seconda settimana di dicembre, si basa su risposte pervenute sia attraverso interviste telefoniche, sia tramite i portali d'informazione della SSR. Il margine d'errore è del 2,9%.
Alex Ricordi