Il matrimonio forzato deve diventare un criterio di allontanamento dalla Svizzera
nell’applicazione dell’iniziativa popolare "per l’espulsione di criminali stranieri".
Lo ha deciso il Consiglio nazionale approvando per 128 voti contro 54 una mozione del PPD svittese Alois Gmür. Dall’anno scorso, queste unioni sono considerate come un crimine e sono sanzionate con una pena detentiva fino a 5 anni. Per lo svittese, è dunque logico che le persone condannate per tale reato vadano espulse "a partire da una determinata pena ancora da definire".
Il Nazionale non ha quindi seguito l’avviso della responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia, Simonetta Sommaruga, secondo cui questo tipo di unioni, pur costituendo un atto di violenza, non rappresenta un crimine abbastanza grave per giustificare l'espulsione.
ATS/FM