Svizzera

Uscire dall'atomo? Sì, ma...

L'ultimo sondaggio politbox: prevale il no al nucleare, ma anche la consapevolezza di ostacoli tecnici

  • 3 settembre 2015, 08:20
  • 7 giugno 2023, 11:01
I risultati dell'ultimo sondaggio di politbox

I risultati dell'ultimo sondaggio di politbox

  • RSI/px

Una maggioranza della community di politbox, nella misura del 50,5%, approva la decisione della Svizzera di uscire dall'energia nucleare. Tuttavia, fra i sostenitori di tale soluzione, fa breccia anche la convinzione che ciò non sia ancora tecnicamente realizzabile: va infatti in questa direzione quasi il 25% delle risposte all'ultimo sondaggio lanciato dalla redazione interattiva della SSR; sul tema gli intransigenti rappresentano invece il 25,6% delle oltre 2'500 persone che hanno risposto.

Quasi la metà degli utenti dell'app di politbox, che hanno risposto ad un'altra domanda, dichiara quindi di essere sensibile al tipo di energia che utilizza. Il 28,3% opta per le energie alternative, mentre il 21.8% sostiene di mostrare sensibilità in materia, pur continuando a usare energia prodotta a partire dall'atomo.

Sulle sfide del futuro in campo energetico era incentrata la trasferta realizzata a Lucerna, venerdì scorso, dai redattori dell'operazione multimediale della SSR. Un' altra uscita pubblica che ha consentito di approfondire questo tema, attraverso vari interlocutori e contributi giornalistici.

Di sondaggio in sondaggio: il dossier della formazione dei giovani

Già il giorno seguente, il team si è spostato a San Gallo per affrontare un nuovo tema: l'evoluzione della formazione scolastica e professionale, nell'ottica dell'ingresso dei giovani in un mondo del lavoro sempre più esigente. A questo tema era legato anche un altro sondaggio lanciato da politbox.

Alla domanda sui fattori più determinanti per la scelta di una professione, un'ampia maggioranza, pari a quasi il 60%, ha risposto sottolineando l'interesse concreto per il genere di lavoro. Tale elemento prevale decisamente su altri come le possibilità di carriera, il luogo di lavoro e lo stesso stipendio.

Netta, infine, la diffidenza verso l'idea del praticantato non retribuito. A definirla una buona opportunità per entrare nel mondo del lavoro è solo il 26,7% dei partecipanti al sondaggio. Per il 52,1%, ciò si traduce semplicemente in manodopera a buon mercato per i datori di lavoro.

Alex Ricordi

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