La task force scientifica della Confederazione chiede al Consiglio federale una strategia nazionale per i certificati di vaccinazione contro il coronavirus e i risultati dei test. A suo avviso, le conseguenze sanitarie, economiche, giuridiche, etiche e sociali di questi certificati non sono al momento definite.
In una presa di posizione odierna, la task force indica che si potrebbe, tra le altre cose, introdurre il rilascio di certificati in formato cartaceo o digitale che dimostrino il risultato negativo di un test molecolare RT-PCR effettuato di recente, la presenza di anticorpi neutralizzanti o di una vaccinazione.
Secondo gli esperti della Confederazione, tali certificati dovrebbero essere affidabili e l'utilizzo andrebbe regolamentato.
Ciò potrebbe imprimere un nuovo slancio alla vita economica e sociale, tenendo al contempo sotto controllo i rischi di trasmissione del virus SARS-CoV-2, precisa la task force.
La richiesta di introdurre tali certificati non è sollevata solo dal settore dei viaggi, ma anche dai comparti degli eventi e dello sport, senza però una strategia che definisca l'utilizzo legittimo dei certificati a fini non medici.
Task force per certificati vaccinali
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Commissione etica, no all'obbligo di vaccinazione
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