Il Tribunale federale ha dato torto a Daniel Vasella nella causa civile che aveva intentato nei confronti dell’animalista Erwin Kessler. Quest’ultimo, sul sito internet dell'Associazione contro le fabbriche di animali, aveva rimproverato a Novartis e al suo ex presidente del consiglio di amministrazione di aver commesso “crimini di massa” sugli animali di laboratorio.
Vasella chiedeva che animalista fosse condannato a cancellare alcuni estratti dall’articolo incriminato, pubblicato nel 2009.
Tre dei giudici federali hanno ritenuto che, anche se provocatoria e non di buon gusto, l’espressione “crimini di massa” può essere tollerata nel quadro della libertà di espressione e di stampa. Per gli altri due membri della Corte, invece, il termine richiama genocidio, tortura e crimini commessi dai nazisti.
ATS/sf