Svizzera

Verdi e PBD riuniti

Gli ecologisti: “Più eletti per garantire la svolta climatica”. I borghesi-democratici: “Sì all’accordo quadro con l’UE”

  • 12 gennaio 2019, 20:15
  • 22 novembre, 23:16
00:43

RG delle 18.30 del 12.01.2019

RSI Info 12.01.2019, 20:18

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Di: ATS/ludoC 

"Dobbiamo vincere le elezioni federali del 2019. È l'unico modo per la Svizzera di effettuare la svolta climatica". Lo ha affermato la presidente dei Verdi Regula Rytz in un discorso all'assemblea dei delegati del partito tenutasi oggi, sabato, a Emmen (LU).

Attualmente il partito ecologista dispone di un seggio agli Stati, quello del ginevrino Robert Cramer, e di undici alla Camera del popolo. Il loro obiettivo è quindi raggiungere una migliore rappresentanza nella Camera alta e quattro seggi supplementari al Nazionale.

"Siamo l'unico partito in Svizzera a combinare sistematicamente le questioni ambientali con quelle sociali e i diritti fondamentali", ha aggiunto Rytz criticando la svolta a destra avvenuta alle elezioni federali di quattro anni fa, che ha lasciato un pesante segno nella politica ambientale.

I Verdi hanno anche approvato all'unanimità l'iniziativa dei Giovani Verdi "contro la dispersione degli insediamenti", sottoposta al voto il prossimo 10 febbraio.

PBD: “Sì ad accordo quadro”

I delegati del Partito borghese democratico (PBD), riuniti in assemblea a Friburgo, hanno da parte loro insistito sulla necessità della via bilaterale tra Berna e Bruxelles per il futuro della Svizzera.

Senza un accordo quadro istituzionale questa opzione è destinata a erodersi, avverte il PBD in un comunicato diramato al termine dei lavori.

Dopo una presentazione del progetto da parte del segretario di Stato e responsabile dei negoziati con l'Unione europea Roberto Balzaretti, il presidente del PBD e consigliere nazionale Martin Landolt (GL) ha osservato che "il prezzo di un accordo quadro è ormai noto e che spetta ora al Consiglio federale e ai partiti al potere sottoporre la questione al voto popolare", sottolineando che "la via bilaterale è l'unico progetto sostenibile per garantire relazioni stabili tra la Svizzera e l'Unione europea". Il Governo ha posto in consultazione in dicembre il risultato dei negoziati sull'accordo.

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