I Verdi svizzeri, riuniti in assemblea a Riehen (BS), hanno respinto sabato praticamente all'unanimità (un solo astenuto) l'iniziativa "No Billag" che chiede l'abolizione del canone radiotelevisivo. È stata inoltre adottata una risoluzione in favore della pluralità e della qualità dell'offerta mediatica nella Confederazione, che vede di buon occhio una collaborazione fra SSR e privati.
La campagna per evitare che il paese venga trasformato in un terreno di caccia per ricchi editori privati è ben lungi dall'essere vinta, ha detto la consigliera nazionale ginevrina Lisa Mazzone nel suo discorso di apertura. L'informazione "è un bene culturale prezioso, che permette il dibattito e si trasforma in cane da guardia di fronte agli abusi", ha dichiarato. L'accesso "a un'informazione diversificata e indipendente è essenziale in una democrazia in salute".
pon/ATS