No alla "No Billag". I delegati del Partito borghese democratico (PBD), riuniti in assemblea sabato a Ennenda (GL), si sono pronunciati contro l'iniziativa popolare che, se accettata, determinerebbe la fine della SSR.
Se il testo venisse approvato nella votazione popolare, ha dichiarato il consigliere nazionale Bernhard Guhl, si assisterebbe alla fine della solidarietà fra regioni linguistiche e, di conseguenza, allo smantellamento del servizio pubblico nei media.
Il parlamentare argoviese ha quindi citato le 21 emittenti radiotelevisive regionali che saranno costrette alla chiusura nel caso di un'accettazione dell'iniziativa. "La SSR", ha sottolineato, "non è la sola a essere finanziata dal canone".
Red.MM/ARi