Le frontiere con Germania, Francia e Austria saranno riaperte in modo totale dal 15 giugno, ma solo se l’evoluzione dell'epidemia lo permetterà. La data - già anticipata ieri dai media tedeschi - è stata confermata all’agenzia Keystone-ATS dal Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) per quanto riguarda Germania e Austria e poi, anche per la Francia, da Karin Keller-Sutter in conferenza stampa.
Karin Keller-Sutter: "vogliamo tornare il più rapidamente possibile alla normalità anche al confine"
TG Speciale 13.05.20 13.05.2020, 17:28
Per la frontiera con l'Italia non esiste invece ancora nessun orizzonte temporale, ha confermato la responsabile del Dipartimento di giustizia e polizia, precisando che anche Roma è consapevole di vivere una situazione differente rispetto a quella degli altri nostri vicini.
Il ministro dell'interno tedesco Horst Seehofer, rispondendo a una domanda in una conferenza stampa a Berlino, ha affermato mercoledì mattina che "Francia, Austria e Svizzera ritengono che sia ancora troppo presto per aprire le frontiere con Italia e Spagna, perché sono paesi molto colpiti dal coronavirus". Un'affermazione analoga l'ha fatta, riguardo all'Italia, anche il cancelliere austriaco Sebastian Kurz. È stato quindi concordato che anche dopo il 15 maggio non ci saranno ancora ingressi da questi paesi tranne che per i motivi già riconosciuti.
Turismo e trasporti: le raccomandazioni dell’UE
Nel frattempo, a Bruxelles la Commissione europea ha presentato le linee guida per il settore dei trasporti e per far partire, nonostante la situazione, la stagione turistica ormai alle porte. L’apertura, è stato spiegato durante una conferenza stampa, dovrà avvenire solo laddove è confermata una bassa incidenza del virus, dove l’infrastruttura sanitaria ha le sufficienti capacità per prendere a carico turisti e popolazione locale, nonché dove esistono strumenti di monitoraggio e tracciamento dei contatti.
Una serie di cautele sono poi raccomandate: dall’uso di barriere per il distanziamento al divieto di concerti o altri eventi che provocano assembramenti.
Bruxelles propone quindi di incoraggiare il turismo locale e di varare strumenti economici per sostenere un settore, quello del turismo, che genera circa il 10% del PIL europeo (ma in certi Stati la percentuale è doppia) e che sta conoscendo un’ingente crisi di liquidità e occupazione.
Tra queste misure vi sono quelle legate ai voucher, che le compagnie aeree offrono al posto del rimborso in contanti dei voli annullati: la Commissione non cancella la regola che permette di esigere il rimborso in contanti, ma propone una serie di misure affinché i voucher siano più appetibili per i consumatori, come una durata minima di 12 mesi, la possibilità di trasferirli e garanzie in caso di fallimento delle compagnie aeree.
Margrethe Vestager
Non sarà un’estate normale, ha dichiarato la vicepresidente della Commissione Margrethe Vestager, ma se tutti facciamo la nostra parte non sarà un’estate a casa o persa per l’industria europea del turismo.
Un piano per salvare il turismo
Il Quotidiano 12.05.2020, 21:00
Sul fronte dei trasporti, Bruxelles propone varie misure, fra le quali il divieto di vendere a bordo cibi, bevande e altri prodotti, per limitare al minimo i contatti fisici; incoraggiare i passeggeri ad acquistare i biglietti online, ridurre il numero di persone a bordo dei mezzi pubblici e applicare misure di sicurezza aggiuntive, come l’obbligo di indossare la mascherina.
Dalla TV
La frontiera verso l'Italia resta chiusa
Il Quotidiano 13.05.2020, 21:00
Verso la riapertura delle frontiere
Telegiornale 13.05.2020, 14:30