Qualora non ci fossero opposizioni o altri impedimenti, nel 2022 e nel 2023 dovrebbero tenersi nei comuni ticinesi di Melide e Morcote immissioni in natura di maschi sterilizzati di zanzare tigre (Aedes albopictus) allo scopo di studiare l'efficacia di questa tecnica nel controllo di questo insetto e la conseguente riduzione della trasmissione di malattie.
È quanto riporta il Foglio federale pubblicato lunedì, in cui si riferisce di una domanda di autorizzazione inoltrata dall'Università professionale della Svizzera italiana (SUPSI) all'Ufficio federale dell'ambiente nell'ambito di una sperimentazione internazionale.
La zanzara tigre, ricorda il Foglio federale, è un organismo esotico invasivo originario del sud-est asiatico stabilitosi in Ticino circa 20 anni fa. Da qualche anno si sta diffondendo anche in altre regioni della Svizzera. Questo insetto può trasmettere agenti patogeni come i virus responsabili delle malattie zika, chikungunya e dengue. I maschi sterilizzati di zanzara da utilizzare nella sperimentazione provengono da un allevamento di individui raccolti in Ticino nel periodo 2019-2020.
Ogni settimana verrebbero immessi nell'ambiente numerosi maschi, precedentemente sterilizzati mediante irradiazione. Le femmine presenti in natura si accoppieranno soprattutto con maschi sterilizzati (che sono pari a 5-10 volte il numero di quelli non sterilizzati). Di conseguenza, le femmine non genereranno più prole in grado di sopravvivere, ciò che comporterà un declino della popolazione. I maschi non pungono, non prolificano e muoiono dopo circa due settimane.
Le immissioni - ogni anno tra maggio e ottobre - avverranno nei comuni di Morcote e Melide Il successo di questo metodo, stando a quanto riportato dal Foglio federale, è stabilito in base al confronto delle popolazioni di zanzare tigre di questi due siti con quelle dei luoghi in cui non avvengono immissioni.